ENEA ha pubblicato un utile vademecum che ha lo scopo di agevolare l’attuazione delle misure di contenimento dei consumi di metano per il riscaldamento domestico sulla base del decreto n. 383 del 06/10/2022 del MiTE.
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Queste nuove regole si applicano a tutti i sistemi di riscaldamento alimentati a gas naturale, compresi i condomini, ad esclusione delle utenze più sensibili (ospedali, case di cura per anziani, scuole, asili nido, …).
La prima parte del manuale ricorda le prescrizioni legislative e illustra al cittadino i principali sistemi di gestione degli impianti di riscaldamento di tipo domestico. La seconda, invece, contiene istruzioni operative per l’accensione e spegnimento degli impianti a inizio e fine stagione invernale, nonché per la regolazione della temperatura dell’acqua calda sanitaria e di mandata degli impianti per settare la temperatura interna degli appartamenti.
Si definisce impianto di riscaldamento autonomo quello al servizio di una singola unità immobiliare, impianto centralizzato quello a servizio di più abitazioni. Nel primo caso sarà il singolo condomino a gestire il proprio impianto, spegnendo e accendendo la caldaia e regolando la temperatura nel rispetto dei limiti imposti dalla legge. Nel secondo caso parte della regolazione (date e orari di accensione e spegnimento dell’impianto e regolazione della temperatura di mandata dell’acqua) sarà demandata al terzo responsabile incaricato dall’assemblea condominiale, mentre la regolazione della temperatura degli ambienti dovrà essere gestita dai singoli condomini, sulla base dei dispositivi installati.
Il vademecum fornisce istruzioni anche sui corretti comportamenti quotidiani disciplinando espressamente modalità e tempi per garantire il necessario ricambio d’aria negli ambienti climatizzati: per cambiare l’aria in un’abitazione è sufficiente mantenere aperte le finestre per pochi minuti, più volte al giorno, preferibilmente durante le ore più calde e quando il riscaldamento non è in funzione.
ENEA propone anche 10 regole pratiche per scaldare al meglio le abitazioni, risparmiare in bolletta e salvaguardare l’ambiente abbattendo le emissioni di CO2:
1) Eseguire la manutenzione degli impianti – Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Prima di riaccendere i riscaldamenti è importante eliminare l’aria presente nei tubi ed effettuare una buona pulizia dei radiatori per rimuovere i depositi che possono essersi accumulati durante la stagione estiva.
2) Controllare la temperatura degli ambienti – Bastano 19°C per garantire il comfort necessario in casa; ogni grado in più comporta un aumento del consumo fino al 10%. La temperatura sale automaticamente di 1-2°C dopo che una persona permane 30 minuti all’interno di una stanza.
3) Prestare attenzione al numero di ore di accensione consentite in base alla relativa zona climatica.
4) Installare pannelli riflettenti tra il muro e il termosifone – Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.
5) Schermare le finestre durante la notte – Persiane, tapparelle o tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno; la mattina seguente l’appartamento sarà meno freddo.
6) Evitare ostacoli davanti ai termosifoni – Posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni ostacola la diffusione del calore verso l’ambiente ed è fonte di sprechi. Non asciugare i panni sui termosifoni per non ostacolare il riscaldamento e non aumentare i livelli di umidità dell’aria.
7) Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo.
8) Fare un check-up dell’abitazione – Affidarsi ad un tecnico qualificato e far valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. La diagnosi consente di individuare eventuali interventi di miglioramento che possono abbattere i costi anche fino al 40%.
9) Installare valvole termostatiche – Sono obbligatorie nei condomini e permettono di ridurre i consumi fino al 20%.
10) Scegliere soluzioni di ultima generazione – Sostituire i vecchi impianti con quelli a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza e adottare cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.